2004 Groucho Marx
illustration Loustal
JULIUS HENRY MARX.
Nasce a New York nel 1890, inizia la carriera di attore nel
Vaudeville insieme ai fratelli, Chico, Harpo e Zeppo; il primo
grande successo cinematografico è "The Coconuts" (1929), ma la
consacrazione arriva nel 1933 con "La guerra lampo dei Fratelli
Marx".
Geniale umorista, apostolo del linguaggio torrenziale e
dell'assurdità elevata ad arte, iconoclasta da antologia, parassita
geniale, Groucho è allo stesso tempo vittima e carnefice di un gioco
umoristico che non può avere fine.
Groucho Marx muore a Los Angeles il 19 agosto 1977.
Nell'introduzione al libro Marx Brothers (1992) l'autrice, Kate
Stables, esordisce così: "Il successo è quando il tuo nome è
ricordato cinquanta anni dopo la tua morte; il grande successo è
quando la tua faccia è riconosciuta; immortalità è quando cessi di
essere un nome e una faccia e diventi un'icona universale". I
fratelli Marx, in particolare Groucho, hanno attraversato i due
stadi del successo per entrare felicemente nell'immortalità. Pur non
avendo mai visto uno dei suoi film tutti conoscono Groucho, i suoi
baffoni, il sigaro perennemente tra i denti e le sopracciglia
cespugliose pluriespressive. Apostolo del linguaggio torrenziale e
dell'assurdità elevata ad arte, iconoclasta da antolgia, parassita
geniale, Groucho è allo stesso tempo aggressivo e innocente, umano e
disumano, sovversivo e disarmante. Polemico ad ogni costo tanto da
farsi affibbiare un nome d'arte che deriva dall'americano to grouch:
brontolare, borbottare. Il carattere dissacrante e sovversivo
presente in tutte le commedie dei Fratelli Marx, dilaga fino a
diventare una sola traccia da seguire per non perdersi nella marea
di battute non-sense che le popolano. Per poter gustare pienamente
l'assurdo bisogna prima delimitarne i contorni, altrimenti il
non-sense perde la sua leggibilità; perchè i tabù siano infranti
bisogna prima decodificarli, sostituendo così una nuova logica a
quella realtà. L'assurdità gestuale di Harpo corrisponde
all'assurdità verbale di Groucho che svuota le parole del loro
significato originale fino a farle rimbalzare all'infinito. Groucho
usa le parole come trampolino per raggiungere nuovi orizzonti
espressivi, modifica il linguaggio comune, non dà le risposte che ci
aspettiamo, gioca costantemente a spiazzare il pubblico. L'insulto è
tanto più piacevole quando non è motivato, rifiutare il dialogo è
imporre una logica diversa, è trovare una volontà di potenza.
Risveglia l'aggressività, la possibilità di ribaltare i giochi prima
che inizino diventa un'arma formidabile, il linguaggio è l'arma che
permette di lottare per conservare il proprio posto nel mondo. L'essenza
stessa della commedia Marxiana è l'aggressione, la dimostrazione che
"la miglior difesa è l'attacco", non importa sapere le intenzioni di
chi si ha di fronte, si deve attaccare prima che possa farlo l'altro;
colpire per primi con un'agressività direttamente proporzionale a
quella, presunta, dell'avversario. Niente è al sicuro quando Groucho
comincia a parlare: l'amore, il matrimonio, la fedeltà. La satira è
presente in ogni film, demolire le sacre istituzioni sembra quasi
una missione per i tre fratelli: dalla medicina in Un giorno alla
corse (1937) agli avvocati in Tre pazzi a zonzo (1939), dallo Stato
e il patriottismo in Zuppa d'anatra (1933) all'istruzione in Horse
Feathers (1932). L'umorismo dei fratelli Marx nasce dalla loro
aggressività, non sono passivi, non subiscono gli eventi: li creano
violentando lo spettatore; mescolano i diversi stili della commedia
verbale con gag visive e rappresentazioni violentemente fisiche,
usano gli stilemi classici della commedia musicale infarcendola di
elementi surreali; ignorano la logica, la continuità e persino le
leggi della fisica. L'Autore più vicino ai Fratelli Marx è
sicuramente Tex Avery, il celeberrimo ideatore e realizzatore di
alcuni dei più famosi personaggi del mondo dei cartoni animati. La
violenza fisica e verbale che pervade le scorribande di Bugs Bunny,
l'assoluta indifferenza alle proposte degli altri personaggi negli
episodi di Droopy, l'irascibilità isterica di Daffy Duck devono
molto all'umorismo di Groucho. L'immagine di Groucho Marx è stata
sapientemente usata da Tiziano Sclavi come spalla comica di Dylan
Dog nel tentativo di smorzare le cupe atmofere degli albi
dell'indagatore dell'incubo. Icona di se stesso scorrazza da oltre
15 anni nelle edicole della penisola regalando sorrisi a migliaia di
lettori, ha perso un po' della sua irriverenza ma noi gli vogliamo
bene lo stesso.
Mauro Bruni